“È tempo di PDP”

Il PDP, (PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO) consiste nella stesura di un documento che garantisce agli alunni una didattica più possibile compatibile al loro modo di apprendere. Per garantire un buon PDP, la scuola, specialisti e famiglia, devono saper comunicare e collaborare. Ciò che viene scritto sul PDP, sarà un DIRITTO dell’alunno. Questo documento è obbligatorio per gli alunni con DSA, in base alla LEGGE n.170/2010, al decreto attuativo n. 5669/11. Per quanto riguarda i BES, (Bisogni Educativi Speciali) la direttiva ministeriale del 27/12/12 prevede che il PDP possa essere redatto. Tutti gli strumenti compensativi: mappe concettuali, formulari per le verifiche, riduzioni compiti e studio e tanto altro in base alle svariate esigenze, verranno inseriti nel Piano Didattico Personalizzato. Leggete bene prima di firmare, collaborate con gli insegnanti; ricordate che per loro è un lavoro in più, un piano didattico in più, se “scappa” qualcosa, noi genitori dobbiamo farlo presente. Io sono grata alle insegnanti di mio figlio, so che per molti di voi non è così, in tanti faticate a far rispettare il tutto, ed è una lotta continua. Per quanto riguarda la nota ministeriale del 17 maggio 2018, si è creato un “gran minestrone”. Tale nota, raccomandava di “non esagerare” con i PDP riguardo ai BES, perché la scuola si sente inclusiva, aperta a tutti, teme di “etichettare”... Confesso di essermi allarmata parecchio, avendo un figlio con un disturbo comportamentale, appunto BES... In realtà la nota non negava la stesura dei piani didattici personalizzati, ma forniva indicazioni didattiche ed educative. Spero di essere stata utile e abbastanza chiara! Comunque, cosa importante: collaborate, fate valere i diritti dei vostri figli e pretendete che OGNI insegnante rispetti il documento. Ovviamente tutto questo non può essere una scusa per “il cazzeggio” dei nostri figli; l’impegno e lo studio sono OBBLIGATORI!