“Quando si parla di certificazione e... tanta ansia!”
Domani, inizieremo per l’ennesima volta l’iter per la certificazione, che servirà alla scuola media. Mi sembra passato un secolo dalla seconda elementare; tutto iniziò con una chiacchierata dal pediatra e un’impegnativa dove si richiedeva una visita neuropsichiatrica infantile. Esclusi danni cognitivi, iniziò un ciclo di test e visite... La diagnosi: Disturbi comportamentali non specifici con iperattività e difficoltà per quanto riguarda l’attenzione e la concentrazione. Più tardi, con l’aiuto di professionisti (a cui mi rivolsi privatamente), dovetti fare i conti con una sigla: ADHD. Il disturbo per Leonardo risultò lieve, si parlava di tratti, spiccava l’iperattività, dovuta ad una forte immaturità emotiva che “faceva a botte” con un alto quoziente intellettivo. Ad oggi; l’iperattività è diminuita, il comportamento è migliorato, per quanto riguarda la concentrazione, ci sono giornate che sta a zero e giornate sicuramente più produttive! In questi mesi, spesso mi sono chiesta, come sia la quotidianità di una famiglia che ha a che fare con forme più “toste”. Comorbilita’ come: IL DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO o IL DISTURBO DELLA CONDOTTA. Sono consapevole che esistano situazioni ben più gravi, io mi reputo fortunata; ci sono realtà e problemi di salute nemmeno paragonabili, eppure mi sento di dire che per certi versi, un disturbo comportamentale è “invalidante”. Almeno così ti ci fanno sentire gli altri. La società fatica a comprendere un disturbo che c’è ma non si vede, le famiglie soffrono terribilmente, non si è spensierati per molto tempo, sempre in apnea, costantemente all’erta. Tutte dinamiche, che se non si vivono, non si possono apprendere a pieno. La difficoltà, credo stia proprio in questo. Comunque, domani vedremo la neuropsichiatra, non so voi, ma io non riesco ancora ad abituarmici! Guardo e riguardo l’impegnativa Asl e nonostante sia la seconda volta, con la stessa dottoressa per altro, ho quella sensazione mista di “nausea-tremarella”! Certo, in questo percorso non sarò sola, collaborerà anche la nostra “Dottoressa del cuore”; la psicologa che ha conosciuto e seguito meglio Leo, questo particolare, ovviamente mi rasserena molto. Ci sarà anche il papà di Leonardo che a detta sua, è molto meno in ansia di me... Chissà perché non ci credo fino in fondo! Ci sarà Andrea, anche se non fisicamente, emotivamente, a sopportare tutta la mia apatia! Se fossi in lui, oggi non passerei nemmeno per farmi un saluto! Ci sarà Leonardo, elemento principale di tutta questa storia, che ovviamente “non fa una piega”. Quando gli ho spiegato che ci saranno delle visite da rifare per la nuova certificazione, si è scrupolosamente accertato se fossero al mattino o al pomeriggio, per poter saltare la scuola! Ammiro, ed invidio, ogni giorno di più, la sua accettazione, insieme alla sua consapevolezza. Incrocio le dita, aspettando domani e concludo facendo un grandissimo “IN BOCCA AL LUPO” a chi come noi, è in fase di certificazione, con o senza ansia al seguito!