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Quando le cose non tornano...


In questi giorni mi sento un po’ spenta (per modo di dire, ci pensa Leonardo ad accendermi)... Stanno accadendo tante cose belle: la scuola tra una settimana finisce e possiamo riposarci, Leo sta maturando sempre di più, meno di un mese e si parte per il mare... Eppure non sono niente in forma. Appena ho intrapreso il progetto del blog e poi del libro, da subito ho cercato di rendermi il più consapevole possibile di quanto sarei stata soggetta a critiche: belle e brutte. Ci stanno! Io ho imparato a conviverci, ma se c’è una cosa con cui non riesco e probabilmente non riuscirò mai a convivere è la presunzione unita all’ ignoranza. La disinformazione nell’ informazione per intenderci. Ok mi spiego meglio: ci sono persone che non credono nei disturbi comportamentali, pensano che certi atteggiamenti siano dettati da una cattiva educazione; siamo esseri umani, un pensiero del genere non è così fuori dal comune e ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Ci sono anche altre persone: sono convinte che l’ ADHD sia la causa di una cattiva alimentazione. Per non farci mancare niente, ci sono anche quelle che pensano si possa curare esclusivamente con l’ omeopatia e bacchettano di brutto i genitori che somministrano farmaci ai propri figli monitorati e visitati da neuropsichiatri. A noi non sono mai stati consigliati farmaci per il disturbo, perché è considerato lieve e comunque, abbiamo passato momenti durissimi che sappiamo solo noi. Mai mi sentirei di giudicare un genitore che intraprende un percorso così personale e delicato. Penso sia arrivato ancora una volta il momento di fare chiarezza, è vero che se ne parla molto di più di questi disturbi, però è anche vero che spesso lo si fa nella maniera sbagliata. L’ ADHD e i disturbi comportamentali, sono considerati dagli esperti di natura genetica. Ogni alimento se mangiato in quantità eccessiva, non fa certo bene, non sono gli zuccheri a scatenare il disturbo. Sicuramente una sana alimentazione può aiutare, ma questo è salutare per ognuno di noi. In più, il disturbo ha mille sfumature ed ogni bambino è diverso, non si può è non si deve generalizzare. Possono aggiungersi il disturbo oppositivo provocatorio e della condotta. Alle volte, sotto consiglio di professionisti si deve intervenire con i farmaci, non sono contraria ai prodotti naturali, ma certamente da soli non bastano! Non si tratta di maleducazione o di agitazione, è sempre troppo facile giudicare e puntare il dito. Quello che passano i bambini insieme alle loro famiglie è impossibile da spiegare, si può capire a pieno solo se si vive una situazione del genere; perciò, il giudizio non dovrebbe mai essere affrettato. Sicuramente non è semplice per nessuno relazionarsi con questi meccanismi: genitori, scuola, compagni, ecc. Per questo l’informazione dovrebbe essere costruttiva e non distruttiva. Un po’ di rispetto in più, se si riesce, sarebbe dovuto.  


Chiara e Leo il teppista

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