Caro Miur ti scrivo...
Caro MIUR (Ministero dell’ istruzione, dell’Università e della ricerca), come stai? Immagino tu sia molto indaffarato in questi giorni, considerando le note ministeriali che stai mandando come circolari alla scuola. L’ attesa nota ministeriale sui BES (bisogni educativi speciali), dei quali mio figlio Leonardo fa parte, che dice che i docenti e i dirigenti che contribuiscono a realizzare una scuola di qualità, equa ed inclusiva, vanno oltre le etichette. Quindi non si ha più bisogno di certificazioni e PDP (piano didattico personalizzato) perché la scuola è pronta e preparata ad accogliere tutti. La scuola, a parer mio non è pronta e il sistema non funziona. Ci saranno insegnanti validi che lotteranno fino alla fine per far valere i diritti dei loro studenti in difficoltà, ed avranno tutta la mia stima. Ce ne saranno altri, che faranno spallucce e andranno avanti, tanto lo stipendio lo prenderanno, ed è ciò che conta. Ho sentito di professori, quindi parliamo di medie e superiori, che compilano il famoso PDP in base alle certificazioni, mettendo sigle, per permettere strumenti compensativi come ad esempio: mappe concettuali e calcolatrici. Unico rammarico, questi aiuti, spesso durante compiti in classe e interrogazioni non vengono applicati perché certi docenti non ricordano il significato delle varie sigle che hanno affiancato alle voci delle materie. Quindi caro MIUR, siamo proprio sicuri che la scuola sia pronta? O forse, la scelta è di pura convenienza per evitare brutte figure o ancora peggio provvedimenti presi dai genitori un po’ arrabbiati di questi alunni? Mio modestissimo parere per carità, non sarebbe meglio tenere le certificazioni e far fare più corsi d’ aggiornamento agli insegnanti? Aiutarli con più ore compensative e materiale? Come mai un docente che vuole saperne di più ad esempio sui disturbi comportamentali e vuole fare un buon corso, se lo deve pagare di tasca sua? Sicuramente non avrò mai risposte ma in ogni caso...W la scuola! Con affetto Chiara